Caprera

Un'intera dichiarazione d'intenti dell'Azienda Caprera:

Siamo agricoltori e artigiani.
Ogni nostro prodotto è prima di tutto un prodotto della terra. E il frutto di un lungo e meticoloso lavoro, fatica e sudore, studio, dubbi, passioni, esperienze, paure e speranze.

I nostri vini sono realizzati nel massimo rispetto della terra, del frutto e dell'essere umano.

Promettiamo di portare nel bicchiere il senso del luogo, la storia della stagione e la nostra visione.
Mai uguali, i nostri vini sono liberi, vivi, pieni di energia e non vogliono essere rinchiusi in etichette e stereotipi. Questi vini vivono nel tempo, come tutte le sostanze vitali.
Questi vini sono fatti per portare gioia, accompagnare il cibo e celebrare la convivialità.

Hanno piantato tutti i vigneti che coltivano. I vigneti sono giovani e pieni di energia, come i luoghi che li ospitano, dove la vigna vive da sempre.

Scelgono vitigni autoctoni che ben si adattano al territorio e ne sanno interpretare al meglio la natura.

Montepulciano, Trebbiano Abruzzese, Passerina, Pecorino. È qui che inizia la sua giovane storia.

terriccio. Argilla blu. Calcarenite. Tali sono i terreni dove le loro viti affondano le radici.
Terreni profondi, compatti e pesanti, di non facile coltivazione. Eppure così ricco, vitale e complesso. Capace di conferire carattere e struttura ai vini, insieme a notevole freschezza.

I vigneti si trovano a 400 metri sul livello del mare, in un terreno costantemente battuto dai venti.

I terreni, i microclimi e i paesaggi dei vigneti sono molto diversi.

Alfonso e Luca Paolo, sono due amici da sempre. Hanno iniziato questo viaggio insieme nel 2012, quando hanno viaggiato molto per l'Abruzzo alla ricerca di un pezzo di terra.

Quando sono arrivati in Contrada Vasca, Pietranico, è stato amore a prima vista. Un profondo senso di pace e libertà. Silenzio di vento e animali selvatici. Un'immersione intima nel regno della natura. Un angolo remoto, quasi un eremo, lontano dalle interferenze della modernità. Ci sono ulivi e tanto bosco, ma niente vigneto. Non importa. Lo pianteranno, sceglieranno l'uva, la coltiveranno. È qui che nascerà Caprera.